lunedì 8 settembre 2014

14. Sofia - Fine del Viaggio



La tappa odierna ci porta a Sofia. Lasciata alle spalle la frontiera turca nei pressi di Edirne, percorriamo una statale per circa 150 km prima di imboccare l'autostrada (gratuita) fino a Sofia. Il paesaggio non presenta alcunché di interessante, è solo puro trasferimento.
Arriviamo nella capitale bulgara di domenica pomeriggio percorrendo un maestoso viale che conduce fino al centro. Dopo esserci sistemati in un hotel nei pressi della via pedonale usciamo per una prima esplorazione della città. Sofia si rivela subito piacevole e interessante, molto diversa dall'immagine della Bulgaria che mi ero fatto durante la visita dell'anno scorso. E' una città tranquilla, abbastanza ordinata, con tanti bar e locali all'aperto dove la gente passa interi pomeriggi chiacchierando allegramente. Come in altre capitali, anche qui ci sono diversi artisti da strada che si esibiscono come mimi o suonando strumenti musicali.
A spasso per le vie del centro non possiamo non notare anche le tante belle donne in circolazione alle quali da parecchi giorni non eravamo più abituati.
Al calar del sole la temperatura scende subito di parecchi gradi e per la prima volta da 20 giorni a questa parte avverto un po di freddo. Cena a base di salmone ai ferri e poi in hotel a riposare.

Il Viale Pedonale











La giornata successiva è dedicata interamente alla visita di Sofia quindi dopo aver consultato la Lonely Planet partiamo per il nostro giro. Le cose da vedere non sono molte e tutte abbastanza vicine fra loro. Le più importanti sono: La famosa cattedrale di St. Alexander Nevski, il Teatro Nazionale, l'imponente monumento all'Armata Rossa, il Palazzo reale e la Chiesa Russa di Jaga Sofia. Il nostro giro ad anello termina ancora nella via pedonale dove ci concediamo un bell'espresso italiano in uno dei tanti locali. Vediamo anche tantissime pizzerie e ristoranti italiani che qui sembrano andare molto di moda.
Non avrei voluto vedere invece le decine di mendicanti e barboni che chiedono insistentemente l'elemosina e che rovistano nei cassonetti dei rifiuti in cerca di qualche avanzo di cibo. Sono per lo più persone avanti con l'età. La gente del posto sembra non curarsene minimamente e non ho mai visto nessuno dar loro qualcosa.

Il Teatro Nazionale






St. Alexander Nevski
















Nel pomeriggio usciamo per un altro giro passeggiando ancora per le vie del centro riposandoci di tanto in tanto nei numerosi spazi verdi. Una sosta più lunga presso il Palazzo Presidenziale per assistere al cambio della guardia che per la verità non è niente di eccezionale. La sera abbiamo appuntamento con Victoria, la simpatica e carina ragazza della reception del nostro hotel che ci farà compagnia in un ristorante tipico bulgaro di sua conoscenza. Arriviamo al ristorante alle 9 dopo una lunga camminata. Ci accomodiamo e quando guardiamo il menù scopriamo che ci sono solo piatti italiani, pasta, ravioli, scaloppine, carpaccio ecc. Non riesco proprio a capire questa mania per la cucina italiana. Tra l'altro mi conferma Victoria che i titolari degli esercizi sono bulgari e che probabilmente non sono mai stati in Italia. E' una moda che sta facendo scomparire la cucina tipica bulgara e questo non mi piace per niente. Passiamo comunque una piacevole serata in compagnia della ragazza che si rivela essere molto intelligente oltre che molto carina. Ha 31 anni e come parecchie delle sue coetanee vorrebbe andarsene dalla Bulgaria, lei sogna il Brasile ma sono convinto che verrebbe anche in Italia più che volentieri...
Con questa serata termina di fatto anche il nostro viaggio. Nei due giorni successivi ci aspettano solo dei km senza nulla di interessante da fare o da vedere. Ora ci resta solo da pensare alla prossima destinazione.




Il Monumento all'Armata Rossa